Linea guida

Carenza di ferro

Creato da: Corinne Chmiel, Uwe Beise Ultima revisione: 07/2022 Ultima modifica: 08/2025

Aggiornamento 08/2025

  • Integrazione alla sezione „Valutazione delle cause‟ (Cap. 3.2): „Caso particolare in gravidanza‟
  • Integrazioni alla sezione „Supplementazione marziale in presenza di comorbidità‟ (Cap. 4.2):
    • Non è più raccomandato uno screening sistematico per la carenza di ferro in assenza di un emocromo suggestivo, nemmeno nei pazienti con insufficienza cardiaca o durante la gravidanza (Cap. 3.2)
    • Non è più indicata una raccomandazione generalizzata per la somministrazione endovenosa di ferro nei pazienti con insufficienza cardiaca o durante la gravidanza (Cap. 4.2).

1. Definizione, epidemiologia, stadi 

Definizione

  • La carenza di ferro è definita come una riduzione del ferro corporeo totale, L'anemia da carenza di ferro si verifica quando la concentrazione di emoglobina scende al di sotto del valore normale specifico per età o sesso a causa della carenza di ferro, secondo l'OMS < 12 g/dl nelle donne e < 13 g/dl negli uomini.

Epidemiologia

  • Circa l'80 % di tutte le anemie sono anemie da carenza di ferro, l'80 % delle quali colpisce le donne (mestruazioni, gravidanze, nutrizionale)
  • Studi condotti in Europa e gli Stati Uniti: il 15–20 % di tutte le donne in età mestruale presenta una carenza di ferro senza anemia (soglia di ferritina: < 15 ng/ml), circa il 3 % presenta un'anemia manifesta da carenza di ferro (1, 2). La carenza di ferro è più comune nelle donne incinte che nelle donne non incinte
  • Studio sullo stato del ferro in giovani donne (ZH): 22,7 % di carenza di ferro (soglia di ferritina: < 15 ng/ml), 2,2 % di anemia da carenza di ferro (4).

Stadi della carenza di ferro

A seconda della gravità, si distinguono 3 fase (5, 6)

Stadio 1: carenza di ferro non anemica

  • Hb e MCV normale, ferritina ridotta (i valori limite variano); senza effetto sull'ematopoiesi.

Stadio 2: Eritropoiesi ferro-deficitaria

  • Hb normale, ferritina ridotta (i valori limite variano), ematopoiesi e processi metabolici ferro-dipendenti possono essere compromessi a seconda delle comorbidità.

Stadio 3: Anemia da carenza di ferro (anemia ipocromica, microcitica)

  • Hb < 12 g/dl (donne) o < 13 g/dl (uomini), MCV, MCH e conta eritrocitaria ridotta.
    Nota: spesso l'Hb diminuisce più rapidamente della conta eritrocitaria. Anche se l'Hb è significativamente più bassa, la conta eritrocitaria può essere ancora nell'intervallo inferiore di normalità.

 

2. Cause e sintomi

Cause

La carenza di ferro è per lo più causata da una maggiore perdita di ferro o da un aumentato fabbisogno di ferro, meno spesso da disturbi dell'assorbimento. Le possibili cause sono illustrate nella tabella 1.

Tabella 1: Cause dell'anemia da carenza di ferro

Causa

Causata da

Perdita di sangue

  • Gastrointestinale: esofagite gastrointestinale, ulcere, polipi, varici esofagee
  • Emorragie gastrointestinali (FANS, aspirina, anticoagulanti)
  • Carcinomi
  • Menstruazione
  • Frequenti donazioni di sangue (senza sostituire il ferro)
  • Dialisi
  • Emosiderosi polmonare

Fabbisogno aumentato

  • Gravidanza, allattamento
  • Crescita
  • Sport di resistenza ad alte prestazioni (soprattutto corridori di lunga distanza)
  • Emolisi intravascolare cronica
  • Terapia con vitamina B12 e acido folico per l'anemia da carenza di vitamina B12 e acido folico

Assunzione diminuita

  • Assunzione inadeguata/nutrizionale (dieta vegetariana/vegana)
  • Gastrite atrofica o positiva all'H. pylori, acloridria (secrezione gastrica insufficiente di acido cloridrico, ad es. a causa di IPP), resezione gastrica
  • Malassorbimento, celiachia/sprue, pazienti dopo chirurgia bariatrica
  • Malattie infiammatorie croniche dell'intestino
Nota: sono evidenziate le cause più importanti/comuni.
 

Sintomi

La comparsa dei sintomi dipende dalla dinamica durata e dalla gravità della carenza di ferro.

  • Segni generali (a seconda della gravità e della durata)
    • Debolezza muscolare e resistenza ridotta, affaticamento, irritabilità, vertigini
    • Disturbi cognitivi (scarsa concentrazione, ridotta capacità di apprendimento, disturbi della memoria)
    • Mal di testa, dispnea da sforzo, tachicardia, termoregolazione ridotta, appetito per argilla e terra.
  • Pelle e mucose
    • Pallore (segno incerto) della pelle e delle mucose (soprattutto congiuntive, segno più affidabile)
    • Scanalature delle unghie, unghie fragili, perdita di capelli, pelle secca, prurito, afte, ragadi agli angoli della bocca.

Note su stanchezza e anemia

  • Non esiste una relazione tra la fatica „isolata" e l'anemia in tutta la popolazione (8–10). D'altra parte, la fatica può essere alleviata/risolta dalla terapia del ferro nelle donne in premenopausa con carenza di ferro senza anemia (11) – ma in modo significativo solo nel caso di ferritina < 15 ng/ml (11, 12). Per il trattamento della carenza di ferro senza anemia, vedere il cap. 4.2.
  • Se la stanchezza prima della terapia con ferro è inspiegabile, pensare anche ad altre malattie scatenanti, ad es. depressione, ipo/ipertiroidismo, insufficienza renale, diabete mellito, iperparatiroidismo, epatite cronica, ecc. (13). Vedi anche mediX GL Fatigue.

 

3. Diagnostica

3.1. Diagnosi di laboratorio

Sono necessari i seguenti parametri: ematogramma, ferritina sierica, PCR (15).

Anemia da carenza di ferro

  • Hb < 12 g/dl (donne), < 13 g/dl (uomini); anemia lieve: Hb 9–12 g/dl, anemia grave: < 6–7 g/dl
  • Ferritina (valori soglia in parte contestati)
    • < 15 ng/ml: indica riserva di ferro esaurita
    • 15–30 ng/ml: carenza di ferro con riserva di ferro ridotta
    • > 30 ng/ml: riserva di ferro sufficiente se non è presente un'infiammazione concomitante.

Si può assumere una carenza di ferro quando la ferritina sierica è < 15 ng/ml, con sintomi corrispondenti (15, 20, 21). Nei pazienti con alcune malattie croniche si applicano valori soglia diversi (vedere sotto la sezione „Screening“)

  • Nei pazienti ematologici e oncologici e nelle malattie croniche come l'insufficienza cardiaca o l'insufficienza renale cronica, la saturazione della transferrina può essere determinata in aggiunta alla ferritina (spesso risultano valori elevati „infiammatori“). La saturazione della transferrina ridotta significa che non c'è abbastanza ferro disponibile per l'eritropoiesi. Questo può avvenire in caso di valori di infiammazione aumentati, anche se le riserve di ferro sono ben riempite.  

Una saturazione della transferrina ≤ 20 % è considerata diagnostica di carenza di ferro, anche in caso di comorbidità che influenzano la ferritina (15, 22).

Nota: il ferro sierico è obsoleto come parametro diagnostico di carenza di ferro.

Diagnosi differenziale

Un'anemia ipocromica microcitica può essere presente anche in forme lievi di anemia ereditaria come l'alfa- o la beta-talassemia o in malattie croniche.

Tabella 2: Emocromo per possibili diagnosi differenziali

  Anemie da carenza di ferro Infiammazione/infezione, anemia tumorale Talassemie
Emoglobina (Hb)           ⇩                ⇩          ⇩
VCM           ⇩                ⇩          ⇩
Ferritina sierica           ⇩                ⇑           ⇔

Nota: le anemie da infiammazioni, da infezioni e da tumori sono spesso normocromiche, la carenza di ferro in combinazione con la carenza di vitamina B12 può essere normocitica!

3.2. Chiarimento delle cause

La carenza di ferro (l'anemia da carenza di ferro) è solo un sintomo e la sua eziologia deve essere prima chiarita (secondo la tabella 1)

  • Alimentazione (vegetariano/vegano)?
  • Donatore di sangue?
  • Ipermenorrea?
  • Assunzione di Aspirina®, FANS, Marcoumar® (emorragia gastrointestinale cronica)?
  • Sprue oligosintomatica con sintomi gastrointestinali (perdita di peso, diarrea, dolore addominale)? –> chiarire con le IgA transglutaminasi tissuali e le IgA totali.

In assenza di chiare indicazioni anamnestiche di una causa specifica, le malattie infiammatorie maligne e croniche del tratto gastrointestinale devono essere escluse in via prioritaria. Se non c'è un sospetto concreto, si deve procedere a un chiarimento in base all'età

  • Pazienti < 50 anni: prima gastroscopia con biopsia dell'intestino tenue (dubbio di sprue), se non ci sono risultati –> colonscopia
  • Pazienti > 50 anni: prima sensore OC o colonscopia, se non ci sono risultati –> gastroscopia.

Caso particolare in gravidanza

Molte donne in gravidanza presentano un'anemia da diluizione (anemia fisiologica), in particolare verso la fine della gravidanza (2° o 3° trimestre), che spesso viene erroneamente interpretata come un'anemia da carenza di ferro e quindi porta a un'inutile integrazione di ferro (spesso per via endovenosa). I seguenti parametri indicano generalmente un'anemia da diluizione e non richiedono un chiarimento attraverso la determinazione del valore della ferritina

  • Valore di Hb inferiore alla norma (a seconda del trimestre) con MCV e MCH normali
  • Nessun (nuovo) segno clinico di anemia da carenza di ferro
  • Reticolociti normali o al massimo leggermente elevati.

Screening

  • Lo screening generale per la carenza di ferro senza sintomi corrispondenti non è raccomandato
  • Contrariamente alle precedenti raccomandazioni, lo screening generale non è più raccomandato per l'insufficienza cardiaca se non vi è evidenza di anemia da carenza di ferro nell'emocromo (33)
  • I pazienti con anemia infiammatoria cronica (eritrociti ipo- a normocromici, saturazione della transferrina < 20 %, parametri infiammatori [+]), ad es. malattie infiammatorie croniche dell'intestino, devrebbero essere sottoposti a screening regolari per la carenza di ferro (non esistono raccomandazioni generali esatti sugli intervalli di screening)
  • Nell'insufficienza renale cronica: Vedere la mediX LG Insufficienza renale cronica
  • Lo screening per la carenza di ferro non è raccomandato per le donne in gravidanza senza anemia o senza fattori di rischio esistenti per l'anemia.

 

4. Terapia

4.1. Alimentazione

L'apporto di ferro può essere aumentato con una dieta ricca di ferro e quindi è possibile prevenire la carenza di ferro. Nel caso di una carenza di ferro già esistente, di solito è necessario un'ulteriore sostituzione con farmaci. 

  • Fabbisogno di ferro
    • Assunzione con gli alimenti al giorno
    • Alimentazione
      • Circa il 40–90 % del ferro animale è presente come ferro eme divalente facilmente assorbibile (mioglobina, emoglobina, citocromi) che può essere assorbito moto più efficacemente attraverso il proprio trasportatore rispetto al ferro non eme di altri alimenti. Il „ferro vegetale“ è presente in forma trivalente e può essere assorbito solo dopo la riduzione a Fe2+
      • Il Fe3+ non è assorbibile a un pH > 3. Ha bisogno dell'acido gastrico e/o acido ascorbico (attenzione in caso di terapia con IPP)
      • Il ferro non eme (ferro libero) può essere promosso o inibito nel riassorbimento.
        • Il riassorbimento è favorita da
          • Alimenti fermentati (pH basso), ad es. i crauti
          • Acidi organici (agrumi e altri frutti, succhi di frutta ai pasti).
            Nota: contrariamente a quanto ipotizzato in precedenza, la vitamina C non sembra avere un'influenza significativa sul riassorbimento del ferro (24, 5).
        • l riassorbimento è inibito da
          • Fitati: ad es. la crusca (sostanza contenuta nel guscio esterno del grano. Lega diversi nutrienti nell'intestino, come ferro, zinco, calcio o magnesio, che vengono poi espulsi non digeriti)
          • Ossalato (spinaci)
          • Composti polifenolici (tè nero, caffè, tisane, cacao, vino rosso, origano)
          • Calcio (latte): diverse informazioni sul signifcato dell'inibizione dell'assorbimento del ferro.
        • Buone fonti di ferro sono (tabella completa sul contenuto di ferro agli alimenti in iron.medline)
          • Carne (la carne rossa ha la maggior quantità di ferro utilizzabile), fegato
          • Legumi (soia, lenticchie, ceci)
          • Noci e semi (pistacchi, mandorle, nocciole, semi di girasole, semi di lino)
          • Cereali (soprattutto integrali)
          • Verdure e erbe (prezzemolo, crescione, tarassaco, cipolle, salsefrica)
          • Le pentole in ghisa aumentano il contenuto di ferro negli alimenti.

Vedere mediX Dossier della salute Alimentazione.

 

4.2. Sostituzione del ferro

Indicazione

  • Ogni anemia da carenza di ferro è un'indicazione per la sostituzione del ferro
  • Uno studio controllato con placebo (2020) su donatori di sangue con carenza di ferro, ma senza anemia, ha rilevato che l'integrazione di ferro per via endovenosa non influisce sull'affaticamento o su altri sintomi come qualità di vita diminuita, riduzione del rendimento lavorativo, deterioramento cognitivo, sbalzi d'umore e gambe senza riposo (20). E quindi discutibile se la carenza di ferro senza anemia debba essere tratta
  • Nella carenza di ferro senza anemia e valori iniziali di ferritina > 15 ng/ml, la sostituzione del ferro non è indicata (5, 6, 15, 16, 20) perché il suo benefico non è sufficientemente dimostrato. Questo vale anche per i pazienti con sindrome delle gambe senza riposo (14, 20) –> vedi anche mediX GL Disturbi del sonno (Cap. 5)
  • Nella carenza di ferro senza anemia con valori di ferritina < 15 ng/ml, si può considerare la sostituzione del ferro caso per caso, anche se il beneficio è discutibile
  • La sostituzione del ferro in presenza di riserve di ferro piene (e ferritina normale) non è indicata ed è potenzialmente dannosa (6, 25).
                                                                             

La sostituzione del ferro nel caso di comorbidità

  • Insufficienza cardiaca: contrariamente alle precedenti raccomandazioni internazionali, le ultime scoperte non raccomandano più in generale la terapia con ferro per via endovenosa nei pazienti con insufficienza cardiaca se non c'è anemia da carenza di ferro e/o se il valore della ferritina è > 15 μg/l (33), vedi anche mediX LG Insufficienza cardiaca (Cap. 3.5, sezione „Carenza di ferro e insufficienza cardiaca‟). L'integrazione di ferro come terapia di prova deve essere riservata solo ai pazienti che continuano ad avere sintomi come dispnea e affaticamento grave nonostante la terapia massima per l'insufficienza cardiaca (con ferritina < 30 µg/l anche senza anemia)
  • Malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI): il ferro dovrebbero essere sostituito nei pazienti con MICI con anemia infiammatoria e livelli di ferritina sierica < 15 μg/l (27). Il beneficio della terapia con ferro nei pazienti con MICI con carenza di ferro ma senza anemia è controverso e non ancora stato stabilito (–> Linea guida/consenso ECCO)
    Se è necessaria una terapia: è possibile ricorrere alla terapia con ferro per via orale o endovenosa, la decisione viene presa individualmente. La terapia con ferro per via endovenosa è indicata in caso di reazione infiammatoria acuta pronunciata, aumento inadeguato dell'emoglobina con la terapia con ferro per via orale e valori di emoglobina bassi con necessità di un rapido aumento dell'emoglobina 
  • Anemia renale –> vedi mediX GL Insufficienza renale cronica (cap. 3.5). I valori soglia per la terapia sono controversi
  • Donne incinte: valore soglia dell'Hb inferiore < 11 g/dl (nel 2° trimestre < 10,5 g/dl); ferritina siercia < 15 ng/ml in gravidanza è un'indicazione per il trattamento, anche in assenza (attuale) di anemia (19). Giustificazione: fabbisogno cresciuto di ferro nella gravidanza, perdita di sangue prevista durante il parto e fabbisogno cresciuto durante l'allattamento.

Dosaggio e applicazione

Regola generale per la dose di ferro in base al valore iniziale della ferritina (5):

Ferritina sierica

  • < 10 ng/ml –> dose totale di 1'000 mg di ferro
  • 10–15 ng/ml –> dose totale cumulativa di 500 mg di ferro.

Nota: se è presente un'anemia da carenza di ferro, è necessario calcolare il fabbisogno di ferro, altrimenti basta seguire la regola generale.    

1. La supplementazione orale di ferro è la metodo standard se il fabbisogno di ferro non può essere adeguatamente coperto dalla dieta (vedere capitolo 4.1).

Dosaggio

  • Negli adulti 100–150 mg a giorni alterni (migliore assorbimento del ferro rispetto all'assunzione quotidiana [17]). Assumere almeno 30 min prima del pasto (in pazienti sensibili allo stomaco durante/dopo aver mangiato, ma con un assorbimento leggermente inferiore)
  • Nei pazienti molto anziani (≥ 80 aa.), si può scegliere anche una dose bassa (16). In uno studio pertinente, una dose giornaliera di 15 mg di ferro si è rivelata efficace quanto le dosi comparativi di 50 mg e 150 mg, e significativamente più tollerabile (18)
  • Nelle donne con desiderio di diventare incinta, si raccomanda un'ulteriore sostituzione con acido folico.

Farmaci

  • Fe2+: Tardyferon®, Ferrum Hausmann®
  • Fe3+: solo forma orale Maltofer® (leggermente meglio tollerato del Fe2+, ma assorbimento leggermente peggiore)

Effetti collaterali: gli effetti gastrici (nausea) o la costipazione limitano abbastanza spesso la terapia –> ridurre la dose di ferro, eventualmente passare alla forma in gocce per alleviare gli effetti collaterali.

Controindicazioni: anemie con livelli di ferritina normali, emosiderosi ed emocromatosi con livelli elevati di ferritina.

2. La sostituzione del ferro per via endovenosa può essere utile se il ferro orale non è tollerato o non è sufficientemente assorbito, così nelle donne incinte poco prima del parto (perdita di sangue prevista), nelle malattie infiammatorie croniche dell'intestino (disturbo da assorbimento) o nelle malattie renali chroniche (disturbo da utilizzazione) (16)

  • Infusione di ferro in gravidanza: da somministrare solo a partire dal secondo trimestre
  • Pazienti con insufficienza renale cronica in trattamento con agenti stimolanti l'eritropoiesi: evitare ulteriori infusioni di ferro se la saturazione della transferrina è > 30 % o la ferritina > 500 ng/ml (23)
  • Con 100 mg di ferro si può ottenere un aumento di circa 10 ng/ml della ferritina. Somministrare esclusivamente per via endovenosa (preferibilmente tramite Venflon!)
  • Ferricarbossimaltosio Sandoz®: somministrare come infusione breve diluita in soluzione fisiologica (NaCl 0,9 %); dosaggio: 500–1'000 mg in 250 ml, durata minima dell’infusione: 15 minuti. Dosaggio consigliato: 20 mg di ferro/kgPC. Alla prima infusione non si dovrebbero superare i 500 mg; se ben tollerato e con fabbisogno elevato, si possono somministrare dosi fino a 1'000 mg
  • In alternativa a Ferricarbossimaltosio®, può essere utilizzato anche Monofer® (ferro isomaltosidico), con efficacia e tollerabilità comparabili. Dosaggio di Monofer®: dose massima giornaliera di 20 mg/kg di peso corporeo (tempo di infusione di almeno 15 minuti per dosi fino a 1'000 mg, per dosi > 1'000 mg il tempo di infusione è di 30 minuti o più)
  • Monofer® non richiede dose test. Costi: leggermente inferiore rispetto a Ferinject® (differenza di prezzo CHF 5.– per 500 mg, CHF 12.– per 1'000 mg)
  • La dose massima settimanale di Ferricarbossimaltosio® non deve superare i 1'000 mg di ferro o 20 mg/kgPC! Per maggiori dettagli, consultare il foglio Merkblatt Eiseninfusion.
  • Per Monofer® non esiste un limite massimo di 1'000 mg per dose singola.

Effetti collaterali

  • Le reazioni anafilattiche gravi sono estremamente rare (< 1:1‘200‘000 dosi), ma massicce quando si verificano (26). Le reazioni non allergiche transitorie associate all'infusione comprendono sintomi di vampate, palpitazioni, malessere, vertigini, mialgie e febbre (nello 0,5–1 % delle infusioni). Ripetute infusioni di ferro possono portare a un sovraccarico di ferro e le complicazioni concomitanti
  • Le infusioni di ferro possono essere seguite da ipofosfatemie per lo più passive, ma in singoli casi gravi (29–31).

    Note:
    L'ipofosfatemia è più frequente e più pronunciata con Ferinject che con Monofer. Tuttavia, la rilevanza clinica di questi risultati di laboratorio non è ancora chiara. In nessuno degli studi i risultati clinici rilevanti sono stati chiaramente correlati con il livello di fosfato misurato (30, 31).

mediX raccomanda

  • Non misurare di routine il fosfato prima dell'infusione di ferro
  • I pazienti che dopo l'infusione di ferro mostrano maggiore affaticamento e stanchezza generale rispetto a prima dell'infusione, o che manifestano problemi respiratori ed effetti collaterali gastrointestinali, possono indicare un'ipofosfatemia clinicamente rilevante. In questi casi si raccomanda di misurare il fosfato nel plasma
  • Se è prevista un'altra infusione di ferro, mediX raccomanda di misurare preventivamente il fosfato per decidere quale preparato scegliere per l'infusione di ferro.

Procedura in caso di effetti collaterali

Misure di emergenza in caso di reazioni gravi (anafilattiche) (–> mediX Piano di emergenza)

Per reazioni meno gravi (senza ipotensione, tachicardia, tachipnea, stridore, edema periorbitale)

  • Interrompere l'infusione e osservare il paziente (senza somministrare alcun farmaco)
  • Se i sintomi si risolvono, continuare l'infusione (= decorso più comune)
  • Se i sintomi peggiorano –> trattare come reazione grave
  • Se i sintomi persistono, somministrare metilprednisone per via endovenosa, attendere 30 minuti e ricominciare l'infusione.

Cosa fare in caso di allergia al preparato per via endovenosa e fabbisogno di una nuova infusione di ferro?

Provare un'altro preparato.
Preparati disponibili in Svizzera per la sostituzione del ferro per via endovenosa: Venofer®, Ferinject®, Monofer® (32)

o

Pretrattamento con prednisolone e farmaci antiallergici sotto maggiore monitoraggio (preferibilmente in ospedale).

 

4.3. Controllo della terapia

Non c'è consento sulla durata della sostituzione del ferro

  • In caso di carenza di ferro sintomatica non anemica, la durata della sostituzione può essere determinata in base alla ferritina e allo stato di salute
  • In caso di carenza di ferro con anemica, anche le riserve di ferro devono essere reintegrate con la sostituzione del ferro (ferritina sierica: 50–100 ng/ml). 

Controlli nell'anemia da carenza di ferro (6)

  • Emoglobina dopo 4 settimane (dovrebbe essere aumentata di circa 2 g/dl)
  • Ulteriori controlli dell'Hb: ogni 4 settimane fino alla normalizzazione del valore Hb
  • Misurazione della ferritina: 6–8 settimane dopo l'ultima assunzione di ferro per controllare le riserve di ferro, in caso di terapia di ferro per via endovenosa dopo 12 settimane.

 

5. Bibliografia

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  2. Galan P, et al.: Determinig factors in the iron status of adult women in the SU.VI.MAX.study. Eur J Clin Nutr. 1998;52:383–8.
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6. Informazioni legali

Questa linea guida è stata aggiornata nel luglio 2022. Ultima modificazione: Agosto 2025
© Associazione mediX schweiz

 

Editrice
Prof. Dr. med. Corinne Chmiel

Redazione
Prof. Dr. med. Corinne Chmiel
Dr. med. Uwe Beise
Dr. med. Felix Huber
Dr. med. Maria Huber
Med. pract Rahel Krämer

Autori
Prof. Dr. med. Corinne Chmiel
Dr. med. Uwe Beise

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Le linee guida mediX contengono raccomandazioni terapeutiche per specifici disturbi o situazioni di trattamento. Tuttavia, ogni paziente deve essere trattato in base alla sua situazione individuale.   

Sebbene le linee guida mediX siano sviluppate e controllate con grande cura, l’associazione mediX schweiz non può assumersi alcuna responsabilità per la loro correttezza, in particolare per quanto riguarda le informazioni sul dosaggio.   

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